Programmi

PROGRAMMI E PROGETTI DELLA
CASA DI DANTE

Lo scopo sociale e con esso il programma di attività della Casa di Dante in Roma è stato così definito nello Statuto originario del sodalizio: «[La Società] si propone di promuovere conferenze e letture, di creare una biblioteca speciale riguardante tutto ciò che possa illustrare la vita, i tempi e le opere del Poeta, di provvedere al suo incremento e di mantenere in Roma una sede stabile al culto di Dante» (Art. 1). Questa è stata la linea lungo la quale si è andata sviluppando, nel corso degli anni, l’operosità del sodalizio, mai interrotta – salvo la parentesi bellica tra il 1944 e il 1946 –, malgrado le difficoltà, che non sono mancate negli ultimi tempi.

La definizione, nel 2008, di un rinnovato progetto di collaborazione tra la Casa di Dante e il Comune di Roma – e la prospettiva di analoga intesa con gli altri Enti territoriali del Lazio e con diverse Istituzioni ed Enti romani –, non può non essere tuttavia l’occasione di un forte “rilancio” nell’attività del glorioso Istituto capitolino, benemerito degli studi danteschi e apprezzato nel mondo, tanto che le pubblicazioni della «Lectura Dantis Romana», realizzate fino agli anni ’80 del Novecento, sono ancora oggi tra le voci prestigiose della dantologia internazionale. È appena il caso di ricordare, del resto, che – fondata nel 1913 – la Casa di Dante in Roma è diventata, nell’arco di poco meno d’un secolo di intensa attività, quasi un simbolo degli studi danteschi a Roma, e le sue Lecturae Dantis domenicali, tutte le domeniche tra novembre e aprile, dalle 11 alle 12, sono diventate un “appuntamento” cui non si può mancare per folte schiere di studiosi e appassionati di Dante, che spesso riempiono la Sala conferenze, da 200 posti, con pubblico in piedi.

Ma la Casa di Dante in Roma non è soltanto la Lectura Dantis Romana. Essa è stata ed è una importante [sg_popup id=”3084″ event=”click”]Biblioteca[/sg_popup] specializzata, nella quale sono presenti voci rare e preziose della bibliografia critica dantesca antica e moderna, aperta alla consultazione degli studiosi non soltanto romani, ma spesso provenienti da altre parti d’Italia e dall’estero; è il centro studi dove hanno lavorato dantisti insigni, dai ricordati Valli, Pietrobono, Fallani, a Umberto Bosco, Giorgio Petrocchi, Ignazio Baldelli e tanti altri; è un punto di riferimento e luogo d’incontro di moltissimi cultori di Dante che a Roma trovano nella Casa un referente ideale, ed è un simbolo della tradizione degli studi danteschi romani, favorito anche dalla storica ubicazione nel prestigioso Palazzetto degli Anguillara, che offre un ambiente di lavoro accogliente e suggestivo.

In un clima di rinnovata intesa e collaborazione con il Comune di Roma, un progetto di “rifondazione” e di rilancio della Casa di Dante punta ora a obiettivi nuovi e più ambiziosi di quelli storici, tanto più rilevanti in un momento in cui l’attenzione a Dante e alla sua opera sta raggiungendo apici di popolarità inimmaginabili, in Italia e nel mondo, come si ricava da una serie di indizi inequivocabili: La Divina Commedia, per es., è l’opera straniera più tradotta e ristampata in lingua inglese dopo la Bibbia; ogni anno si pubblicano nel mondo, solo in sede scientifica (esclusi giornali, riviste, ecc.), da 1500 a 2000 libri, saggi, articoli, note critiche, ecc. su Dante, che è diventato protagonista di romanzi popolari a larghissima circolazione internazionale; ed è nota la grande affluenza alle pubbliche letture di canti della Divina Commedia (di Vittorio Sermonti, Roberto Benigni, e altri): è ormai storica una lettura televisiva del xxxiii del Paradiso di Roberto Benigni, nel dicembre 2002, che ha registrato un audience di 12,7 milioni di spettatori, secondo i dati ufficiali, con punte di 14 milioni, pari al 49 per cento di share.

Mentre anche a Roma, come in altre parti d’Italia, è viva una grande attenzione alla figura e all’opera di Dante, e mentre si avvicina una scadenza – il settimo Centenario della morte del Poeta, nel 2021 – che sarà celebrato come un evento di portata mondiale, con manifestazioni di rilievo internazionale, la Casa di Dante in Roma si prepara a dare il suo contributo in una triplice prospettiva:

1) per un verso, portando avanti e potenziando la sua tradizionale attività di promozione degli studi danteschi ad alto livello scientifico, attraverso le seguenti iniziative:

a) continuazione e incremento del programma annuale di conferenze e pubbliche lecturae di opere di Dante o connesse a queste, affidate a studiosi di chiara fama, italiani e stranieri;

b) potenziamento dell’offerta bibliografica al servizio degli studiosi, attraverso una migliore gestione della Biblioteca specializzata in dotazione all’Ente, l’aggiornamento bibliografico, l’attrezzatura con moderni strumenti di ricerca e l’apertura al pubblico in orari appropriati, e insieme l’allestimento di una tempestiva -Rassegna bibliografica-;

c) organizzazione diretta, anche in collaborazione con istituzioni affini, di programmi di ricerca su temi determinati, suggeriti dalla Assemblea generale dei Soci e approvati dal Consiglio direttivo;

d) pubblicazione dei risultati delle ricerche e di ogni altra attività sociale meritevole di comunicazione, anche attraverso un bollettino periodico con una rubrica di “informazioni” sulle attività della Casa di Dante e una rubrica di informazione sul proprio sito Internet;

e) incentivazione o sostegno di ricerche di terzi (persone fisiche, gruppi o enti), anche attraverso la concessione di finanziamenti, borse di studio o altre forme di sussidio stabiliti come sub c); ecc.

2) per altro verso, sviluppando un’attività di promozione della cultura dantesca presso istituzioni culturali interessate a tale obiettivo, attraverso iniziative come:

a) promozione e organizzazione di corsi di cultura dantesca concordati con scuole e università, mirati a favorire la continuità e lo sviluppo dello studio di Dante nei curricula studiorum secondari e superiori (eventualmente in collaborazione con i Ministeri dell’Università e Ricerca e della Pubblica Istruzione);

b) organizzazione di corsi post-laurea di approfondimento e specializzazione su temi di cultura dantesca;

c) organizzazione di corsi seminariali per docenti di scuola secondaria, finalizzati a una migliore e specifica preparazione didattica di questi ultimi all’insegnamento di Dante nelle scuole (ancora eventualmente in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, c.s.); ecc.

3) infine, incrementando l’attività mirata alla divulgazione e alla più ampia circolazione della cultura dantesca, sempre ovviamente a un adeguato livello di rigore scientifico, attraverso iniziative quali:

a) promozione e organizzazione di convegni, seminari, colloqui, mostre o altre attività idonee a favorire la partecipazione di un pubblico anche non specializzato all’approfondimento delle problematiche dantesche;

b) promozione e organizzazione di episodiche “letture” a carattere di alta divulgazione di opere di Dante o connesse a queste, in grado di attirare, per il loro carattere spettacolare, ampie masse di pubblico; ecc.